Fiere ed eventi: il futuro è online? Ma anche basta!

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Il momento non è dei migliori per nessuno, ma per chi organizza eventi è davvero difficile vedere uno spiraglio in fondo al tunnel. 

Lo scorso febbraio ho partecipato a Berlino alla Fruit Logistica, forse l’ultimo grande evento fieristico che si sia svolto in Europa.

Eravamo appena all’inizio dell’emergenza sanitaria da COVID-19, in Italia non si registravano ancora casi e in Germania erano appena una decina. Ma l’attenzione era già molto alta, la fiera registra ogni anno quasi 100.000 visitatori e ovviamente la paura era tanta anche per i numerosi Cinesi che avrebbero partecipato all’evento.

Tra mille incertezze e tante rinunce lastminute di aziende che avrebbero dovuto partecipare, l’evento si è regolarmente svolto.

Ho avuto modo di respirare quel clima che paradossalmente potremmo ritrovarci nel futuro prossimo: controlli della temperatura all’ingresso, dispenser di gel disinfettante in ogni stand e tanta diffidenza tra i visitatori.

Quello che ho vissuto a febbraio sarebbe stato solo l’inizio di una serie di cambiamenti epocali nel settore degli eventi e delle fiere.

Eventi internazionali e workshop

Da lì a poco infatti ci saremmo ritrovati nello scenario attuale: eventi cancellati (Mobile Congress Barcellona, ITB Berlino, Salone del Mobile e tanti altri), concerti annullati, eventi sportivi di ogni ordine e grado rinviati a data da destinarsi, con ripercussioni da miliardi di euro.

Gli eventi, come tutti sappiamo, sono un driver per il turismo e un moltiplicatore economico importante sia per il territorio che li ospita che per gli stakeholder coinvolti che spesso provengono da tutto il mondo. Questo stop forzato sta inevitabilmente provocando seri danni soprattutto alle centinaia di aziende che lavorano intorno a tutto questo. 

Alcune organizzazioni hanno traslato i loro format online invadendo i nostri stream con un webinar al minuto, ma non è assolutamente la stessa cosa. Questo è ovviamente un processo che per chi fa formazione potrebbe anche funzionare nell’immediato, ma è ovviamente di difficile applicazione nel settore fieristico puro o in altri tanti altri settori.

Ad esempio: un concerto dal vivo non sarà mai paragonabile ad una live session su YouTube.

Lo conferma anche una recente indagine condotta dagli organizzatori del MI AMI (festival attualmente posticipato a settembre) e il portale Rockit.it che mi ha girato il mio amico Ivan Rufo (direttore artistico del Premio Botteghe D’Autore).

Alla domanda “quando torneranno i concerti?” il direttore artistico del MI AMI Carlo Pastore, che ha curato personalmente la ricerca, ha affermato che

Nonostante il Governo non abbia detto nulla il 75% del campione è convinto che non si tornerà a vedere i live prima del 2021. Quasi tutti han capito che per il 2020 è finita. Inoltre 1 su 3 vuole uscire di casa e tornare a partecipare agli eventi il prima possibile, soltanto il 2,3% ha dichiarato che non si sentirà mai più a suo agio ad un concerto. La psicosi non ha intaccato la voglia di assembramento

Fonte: Corriere.it

Alcuni hanno provato nuove strade come il rapper americano Travis Scott con il concerto digitale su Fortnite, a cui hanno partecipato più di 12 milioni di persone.

Un successo clamoroso che ha segnato la contaminazione digitale tra arte, musica e gioco, con l’ovvio svantaggio di rinunciare alla magica sensazione di essere “pubblico” e sentirsene parte. Ma in tempi di lockdown ci sta pure.

Per quanto riguarda gli altri settori come quello fieristico c’è chi sta provando a proporre la fiera virtuale.

È il caso di The Essence of Luxury, trasformata nella prima fiera in remoto del turismo internazionale di lusso. La versione online è andata più che bene e diventerà un format che affiancherà l’evento fisico vero e proprio.

Ma c’è per fortuna anche chi di passaggi all’online proprio non ne ha voluto sapere.

Prendo in prestito le parole di Benedetto Gerbasio, fondatore di StrateCo, un workshop / evento che ogni anno a Firenze coinvolge i principali protagonisti del mondo della comunicazione.

Non ho voluto trasformare StrateCo 2020 in una edizione online.

Nessuna strategia digitale sostituisce l’atmosfera del vissuto.

Nessuna diretta social soppianta l’emozione di cantare a squarciagola.

Nessuna offerta virtuale coinvolge e incanta quanto il reale. Non è una critica a chi lo fa, è un punto di vista.

Per questo si è deciso di annullare l’evento e rimandarlo al 2021

In questi giorni oltre al proliferare di eventi digitali non sono mancate anche idee alternative, dal concerto drive in al bike in, ma questo tipo di proposte seppur simpatiche le trovo davvero di difficile applicazione, ma poi voi fareste decine di km per ascoltare il concerto del vostro artista preferito dalla vostra auto?

Feste ed eventi privati

Altro settore fortemente danneggiato è quello del comparto Event & Banqueting, dai matrimoni alle feste private fino alle discoteche .

Come, quando e come sarà possibile organizzare eventi del genere ancora non è chiaro, nessuna norma, nessuna direttiva, nessuna previsione, in molti ormai sperano di poter ripartire normalmente almeno nel 2021.

Le fiere

Il settore fieristico ha subito un vero e proprio tracollo. Come scrivevo anche all’inizio molti eventi sono stati cancellati e rinviati direttamente al 2021, qualcun altro ha deciso di rinviare in Autunno.

TTG, la più importante fiera del turismo in Italia, evento a cui sono particolarmente legato avendo lavorato con loro per 5 anni, ha in questi giorni confermato l’evento di Ottobre lanciando anche la campagna “Non Rinuncio a TTG” un segnale forte ed importante per tutto il mercato del turismo che mai come ora ha bisogno di incontrarsi e di trovare una strada comune , il Web Marketing Festival ha invece rinviato a Novembre l’evento previsto per Giugno, confermando però una speciale versione digitale dell’evento nelle date in cui era fissato l’evento di Giugno.

Noi come Ecommerce Hub stiamo ancora un po’ temporeggiando ma speriamo di poter riuscire a confermare la data del 2 Ottobre.

Io credo che le organizzazioni fieristiche così come hanno dovuto adattarsi a seguito delle minacce del terrorismo così si adatteranno anche a questo nuovo scenario.

Per questo ho provato a focalizzare alcuni punti chiave che potremmo ritrovare alla partenza:

– Check-in dei visitatori

Ai tradizionali controlli anti-terrorismo si aggiunge il controllo della temperatura e del passaporto sanitario.

Questo ovviamente creerà ulteriori code agli ingressi, che dovranno essere limitate il più possibile mediante la creazione di più varchi d’accesso con possibilità per gli immuni di avere delle line speed dedicate.

– Dispenser disinfettanti e sanificazioni ambienti

Molta attenzione sulla sanificazione degli ambienti comuni, dai servizi igienici al self service, ogni tot di metri dovrà esserci un dispenser gel disinfettante per mani.

– Biglietti da visita e strette di mano addio

Scordiamoci il tradizionale scambio di biglietti da visita e di strette di mano, ma a questo in aiuto ci pensa la tecnologia, ipotizzo ad esempio l’utilizzo di una soluzione del genere:

La startup innovativa Airbusinesscard del trentacinquenne salentino Mauro Lafico, ha lanciato il biglietto da visita 2.0 in formato indossabile. Si tratta di un braccialetto elettronico che riconosce il gesto della stretta di mano e trasmette in tempo reale al device dell’interlocutore tutti i dettagli professionali della persona.

– Accessi limitati a padiglioni e conferenze

Accesso con limiti di pubblico ai padiglioni e agli stand, posti ridotti alle conferenze con sedie distanziate almeno un metro e accesso consentito solo su registrazione.

– Trasporti e mobilità

In un evento dove si muovono migliaia di persone, l’organizzazione dei trasporti e la regolazione dei flussi è di fondamentale importanza, per questo sicuramente non potremmo gestire questo aspetto come un tempo.

Nella speranza che tutto si possa risolvere al più presto è giusto ripensare anche a una nuova normalità dove appunto non bisognerà per forza pensare di dover stravolgere i propri format anche perché in alcuni casi sarebbe solo un’inutile forzatura. Per questo per quanto riguarda gli eventi online dico anche basta.