Set the tone

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Ognuno di noi ha un ritmo: il modo in cui parliamo, camminiamo e ci muoviamo quando siamo in mezzo agli altri è musicale. Un un po’ di tempo fa ho assistito a un sorprendente spettacolo del professor Paolo Apolito e ho imparato che l’uomo è un animale musicale e che pertanto il nostro ritmo è alla base delle relazioni che intessiamo ogni giorno.

E riflettendoci bene anche nei nostri ambienti lavorativi il ritmo -ovvero la voce, il tono, lo stile- con cui accogliamo l’altro è fondamentale per “andare a tempo”. Credo che questa riflessione sia fondamentale anche per chi si occupa di ospitalità.

Sì perché mi è capitato di trovarmi in centri termali con animazione e balli di gruppo, o ristoranti gourmet con luci al neon e personale rude, o ancora lounge bar con musica dance a manetta. Insomma zero sintonia tra ambiente e persone, tra persone e persone. E c’è da scommettere che i proprietari di queste medesime strutture si lamentino di aver poca clientela, o di averla diversa da come la si vorrebbe. Ma il punto è proprio questo: quando definiamo o non definiamo il nostro tono, ritmo e stile stiamo anche scegliendo come e con chi relazionarci.